Quando pensiamo alla clitoride, non lo dobbiamo fare credendo che siano tutte uguali.
Ogni donna ha il suo mondo, il corpo è il suo tempio.
Quando decidi di varcare quella soglia avvisa la tua mente, che ogni tuo gesto, ogni tua azione avrà un suo effetto. Potrai scegliere di entrarvi con prudenza, con dolcezza, con tenerezza e con pazienza. Potrai circondarla di fiori, di attenzioni, di coccole in modo che l’incontro sia amorevole e lasci a entrambi una senso di beatitudine.
Al contrario potrai arrivare come un condottiero pronto alla battaglia, deciso, impavido con mano ferma e sguardo sicuro. Le farai sentire il tuo fervore, la tua passione, la tua sete di sentirla e toccarla, perché l’hai immaginata, l’hai attesa, l’hai desiderata.
Puoi anche scegliere di farla ridere, di farla divertire. Ci puoi scherzare, stregarla con le parole, con lo sguardo e ammaliarla contemporaneamente, può diventare una conquista magica e all’improvviso ritrovarti ubriacato dai suoi odori.
A volte succede che sia più spaventata che eccitata, non puoi entrare alla forza, non la puoi obbligare o pensare che si lascerà andare subito. Hai bisogno di usare tutta la tua pazienza, le puoi dare le tue mani e invitarla a guidarti. Lei sa come fare, lei sa fino a dove puoi addentrarti.
E’ sempre lei che guida, le tue mani devono essere pronte, attente, connesse a lei.
Lei ti farà capire in quale modo.
Ma se la toccherai con il cuore, le farai scoprire i benefici di lasciarsi andare, di farsi guidare, di affidarsi; saprà godere con te e parteciperà con trasporto in un incantevole contatto, tra passione, magia ed eros.
Il suo tempio traboccherà di energia, il fuoco divamperà le alte colonne, e aprirà il suo giardino all’estasi dell’amore. Potrai godere tu stesso di ogni momento, di ogni secondo e mentre le tue mani esploreranno curiose, si sazieranno ad ogni passaggio, fino ad arrivare nel profondo del suo ventre dove ti attenderà un’accoglienza mistica tra sacro e profano, tra corpo e anima.